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Ciao Acid Angel, io non so a 23 anni cosa sappia o cosa faccia Megalex, ne mi interessa particolarmente, però affermazioni del genere sono molto pesanti e MOLTO PERICOLOSE (per te e non per me) e forse anche un po' irresponsabili anche se fatte in buona fede; fai bene a interessarti, la conoscenza non è mai pericolosa in se, ma valuta bene qualsiasi teoria e cerca di capire bene su cosa si basa. Soprattutto non intraprendere strade per sconforto o disperazione :) Non ho intenzione adesso di intavolare un dibattito sulle patologie psichiatriche, mi occupo di malattie tutto il giorno e vengo in questo forum per la mia passione per i pesi quando voglio rilassarmi, volevo solo metterti in guardia, il resto a te. |
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Ho guardato il profilo dell'utente e la sua giovane età così come l'affermazione che tu hai messo in quote un po' mi hanno perplesso. L'apertura alla conoscenza ce l'ho sempre e comunque. I rimedi suggeriti da megalex già li conoscevo, l'ultimo soprattutto è sempre stato del tutto fallimentare con me. Io poi non sono mai andata dallo psichiatra ma da una psicologa esperta in disturbi alimentari e se oggi sto come sto e non molto peggio è solo grazie al lavoro che ho fatto con il team che mi segue. Credo di sapere dove sarei oggi senza i 3 anni di "rincoglionimento" della strada che ho intrapreso. Certo, ora è un momento un po' down, così come tutti i momenti in cui ho affrontato certe questioni del disturbo. Lo metto in conto e so altrettanto bene che il mio strumento di valutazione è l'aumentata disfunzionalità verso cibo e forme corporee in determinati momenti di vulnerabilità. Megalex mi chiede di porgli domande se volessi... una ce l'ho... Megalex, io mi chiedo che titolo tu abbia per darmi i suggerimenti che mi dai, posto che comunque io mi trovo assai bene con la mia psicologa e che la cosa dei farmaci l'ho ingigantita io con la mia ansia, in quanto lei (che non è psichiatra e comunque non potrebbe prescriverne) me ne ha solo accennato. Vedi io leggo tutto con attenzione, ma dire a me stessa "stai zitta" se mi vedo deforme o se ho la sudarella di fronte a un tuorlo non basta. Perché lì agisco sul mero sintomo, non sul vero problema. Ma ripeto, io son qui e leggo... |
Acid, noto con una certa preoccupazione che hai scritto alle 4 e 45 del mattino...
Ma dormire no, eh? ;) Ah, no aspetta, stavi sveglia a ripeterti il mantra: "io sono serena e tranquilla, sono felice e ogni cosa va per il verso giusto. Ho un ottimo e sano rapporto con il cibo e con il mio corpo ":D:eek: Ora, tutto quel che posso dire senza essere troppo dura, è che sono contenta per Megalex se è riuscito a risolvere i suoi problemi dicendosi ZITTO CAZZO ed elaborando controparanoie di negazione della realtà (ovvero illusioni), ma mi sembra una strada difficilmente percorribile una volta passata l'età in cui si crede a Babbo Natale (già che siamo in periodo). |
Faccio io una domanda a TE e a chiunque voglia rispondermi ,
Un psicologo è un medico ??? La psicologia è una specializzazione della Medicina ??? A me sembra di no, e non comprendo come uno psicologo possa prescrivere farmaci , forse questo esula dalla problematica trattata, ma non troppo :rolleyes: In bocca al lupo per tutto . |
no, psicologia è una laurea a parte.. però un medico può specializzarsi in psichiatria e in psicoterapia. lo psicoterapeuta alla fine in molte cose sovrappone allo psicologo, ma se ha la laurea in medicina può prescrivere farmaci
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Cmq gli psicolgi non possono prescrivere farmaci. Quello è compito degli psichiatri. Alla base ci devono essere degli studi approfonditi sulla neurologia che lo psicologo di base non possiede |
Se prescrive farmaci credo che sia una psichiatra, poi se la chiama psicologa magari è solo un errore di scrittura. Non credo che il problema comunque sia questo.
Per esempio io andavo si da una psicologa ogni settimana, ma poi avevo un incontro al mese circa conuna psichiatra che era un po' il "supervisore". Erano in contatto tra loro, quindi se avessi avuto bisogno di farmaci la ricetta poi la firmava la psichiatra, ma era la psicologa a valutare la situazione. In seguito quando ho iniziato a stare meglio, ho deciso di riprendere per un po' dei colloqui con una psicologa in modo da avere un sostegno (anche se non ne sentivo il bisogno) perchè una ricaduta è sempre dietro l'angolo, ed è una botta tremenda. In quel caso si sentiva con il mio medico di base e in caso avesse ritenuto opportuno un aiuto farmacologico lo avrebbe fatto con lui. E' vero che lo psichiatra è una figura più completa, può valutare anche lo stato di salute fisico e monitorarlo con periodiche analisi. I dca infatti sono problemi mentali, ma minano pesantemente anche il fisico. Però poi il percorso di specializzazione è paragonabile, se non uguale a quello di uno psicologo. Quindi se è una psicologa e decide che serve un determinato farmaco, al di la di non poterlo prescrivere, comunque è una opinione valida e sicuramente da ascoltare. |
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Però in teoria si può esercitare la professione di psichiatra anche senza la specializzazione, così come prescrivere i farmaci (che per esempio può prescrivere anche il medico di famiglia infatti, anche se poi per questioni di tempo e di conoscenza in genere rinvia allo psichiatra), basta essere dei medici. Così come la psicoterapia la può fare anche uno psichiatra.. poi ovvio generalmente ognuno tende a fare quello dove maggiormente si incentra la sua preparazione.
A psicologia non hanno esami di fisiologia, anatomia, neurologia, farmacologia, clinica e psichiatria come ci sono in una laurea in medicina (non nella specializzazione in psichiatria ma nella laurea normale) |
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Lo scrivo enfatizzando, estremizzando e provocando ( ma non troppo:D)
Ho più fiducia in uno sciamano che in uno psicologo . |
Bene, visto ch hai 43 anni e potresti avere una figlia\o ti chiedo, nel malaugurato caso abbia problemi simili cosa faresti.
Andresti da uno sciamano o da uno psicologo? Non è che se uno non è medico deve essere per forza un poco di buono. Il post precedente dove dicevi che sull'argomento c'è molta confusione è vero, ma in parte perchè maggiormente regna l'ignoranza. Già accettare e decidere di andare da un psicologo è difficile, se poi Acid riceve certi consigli o pareri lo rendete ancora di più. Ogniuno è libero di avere la propia opinione, ma prima di esprimerla pensi alle conseguenze e valuti se non è il caso di tenersela per se. |
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La Laurea in MEDICINA non credo sia un optional . |
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Hanno programmi simili non paralleli. Inoltre nonostante possano sembrare simili hanno un'area di competenze TOTALMENTE diverse |
Io davanti a problematiche psicologiche differenzierei molto le entità di questi problemi. Per certi casi clinici severi, lo psichiatra è assolutamente necessario, per gli altri non penso proprio, anzi.
La psichiatria è un arma a doppio taglio, avere la certezza della molecola che ti "drizza" il problema, potrebbe far trascurare altri aspetti che non verrebbero mai tralasciati da uno psicologo. Poi per esperienza personale, ritengo pericoloso affidarsi a psicofarmaci con leggerezza, pensando che siano una cura (sempre in patologie che non comportino sconvolgimenti a livello biochimico). Spesso sono solo turbe mentali, non volerle curar col pensiero è quantomeno curioso. |
Il punto è che se non serve il supporto medico per una situazione pericolosa per il fisico non capisco perchè uno psicologo debba essere escluso o ritenuto inadatto.
@Novellino. L'esempio di un figlio lo facevo perchè se sei tu ad avere il problema non puoi affrontarlo lucidamente e valutare cosa è meglio per te. Mentre se ce l'ha una persona a cui tieni e a cui devi dar consiglio puoi analizzare la sua situazione e vedere quale strada percorrere. Io non dico che lo psichiatra non serve, è sicuramente una figura molto più competente e completa. Ma questo non vuol dire che è sempre l'unica via. Per esempio, sapete come sono organizzati i centri di recupero per queste patologie? C'è uno psichiatra a dirigere affincato da psicologi che seguono direttamente i pazienti tramite colloqui. Quindi la psicoterapia è affidata agli psicologi, che poi riferiscono con lo psichiatra che ha il monitoraggio clinico ed eventulmente l'ultima parola sulla terapia farmacologica. Quindi se acid va da una psicologa non ci vedo nessun problema, perchè potrebbe bastare. |
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"psichiatra e psicologo", per questo mi chiedo può uno psicologo prescrivere dei farmaci non avendo una laurea in MEDICINA ? Credo di essere stato chiaro. |
Lo Psicologo non può prescrivere farmaci perchè a livello istituzionale non si ritiene che possieda le competenze necessarie per valutarne l'impiego.
Poi per certi versi ed in certe situazioni può essere anche più adatto, capace o risolutivo di uno Psichiatra che non si occupa proprio delle stesse problematiche. Per fare un esempio: se finite la benzina della macchina basta fare rifornimento ma la macchina non è rotta e non è da riparare, nonostante non si muova. Viceversa se finisce l'olio, non lo rabboccate e il motore grippa bisogna almeno rifare la testata, cosa che il benzinaio non può fare. Un altro esempio può essere la differenza tra hardware e software nel computer: se vi prendete un virus da emule alla peggio formattate tutto e reinstallate il sistema operativo ma l'hardware è perfettamente funzionante. Se si rompe la scheda madre è la componente fisica a necessitare di riparazioni ma non è detto che chi vi ripara la scheda madre sia capace di configurare correttamente il sistema operativo... Non so quanto possano risultare chiari questi esempi ma servono solo per dire che nonostante lo psicologo non possa prescrive farmaci potrebbe possedere una sensibilità maggiore per certe situazioni di quella di uno psichiatra. |
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Ho cercato di spiegare, magari con meno competenza di un medico come Manakey, che a volte può bastare l'aiuto dello psicologo, che è una figura sicuramente valida e ingiustamente paragonata a sciamani e via dicendo. |
Mi pare si discuta di due cose diverse: da una parte Novellino parla di prescrizioni ma deve esserci stato un "qui pro quo" perchè nessuno ha parlato di psicologi prescriventi, dall'altra Orange che parla di competenze dello psicologo.
Non capisco dove stia l'oggetto della discussione. |
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Acid ha scritto che la sua psicoterapeuta le ha prospettato una terapia farmacologica , da questo i miei dubbi. P.S. Lo Sciamano in altre Civiltà è anche il "Medicine man" per questo ho scritto meglio uno Sciamano che uno psicologo ;) E non mi venire ad obiettare che non c'è scientificità , neanche nella psicologia c'è "scientificità" . |
Post 28
Grazie a tutti ragazzi per le risposte... @Doc... la mia dott ha accennato a un principio di depressione e ha velatamente, lontanamente menzionato la possibilità, qualora si intensificassero gli episodi di ansia/scoppi di pianto improvvisi, di pensare a un farmaco. E mi riprometto di non scrivere più una virgola in questo post . |
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Lei ha solo ventilato la possibilità di un farmaco che al limite sarebbe prescritto dal cooridinatore supervisore del centro, il quale segue tutti i casi e lui sì, è psichiatra. In effetti si è perso il nodo centrale della discussione, cioè il fatto che psicologo o psichiatra, a me la cosa ha destabilizzato molto, anche se magri la pillola non mi verrà mai "offerta". Forse avrei dovuto chiarire prima o esprimermi meglio, scusatemi... :) |
Stavo per scrivere una cosa enorme ma oggi ho il cervello in avaria ed e' meglio rimandare.
Ti faccio solo il mio in bocca al lupo per tutto e concludo con una frase della bellissima canzone che Doc ti ha postato: "Non farti mai portare via la gioia del tuo culo e del tuo cuore". Buon Natale. |
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Ma quale canzone? Mi sfugge... Eh la gioia del cuore la sto ricercando... la gioia del culo la trovo quando l'intestino fa il suo dovere :D:D:D Bootylicious joy! |
Ciao Acid Angel,
è già da un pò di tempo che non passo sul forum e ho letto questo 3d per caso. Mi riesce difficile riuscire a dare un "contributo" perchè mi pare esista una certa complessità di problemi/situazioni che si sovrappongono e si confondono (ho letto anche il 3d nella sezione allenamento). Mi sento però di scrivere qualcosa, perchè mi trovo in un periodo particolarmente sensibile ai problemi di "cuore" soprattutto vista una mia ultima esperienza di una relazione a distanza che è finita male (per la seconda volta). In estrema sintesi (vista tra l'altro l'ora e domattina che a lavorare mi aspetta una bella giornatina...) in nessuno dei tuoi due casi c'era amore. O meglio, forse c'è stato, ma al momento del (tuo) bisogno non c'era più o non c'è stato ciò che serviva. E' molto semplice (magari è antipatico da accettare). Fai parlare i fatti. L'amore, quello vero (ammesso che esista, perchè onestamente adesso non ci credo più molto) ti porta a superare qualsiasi ostacolo e ti porta a fare gesti che non ti saresti mai sognato/a di fare. Nè il I, nè il II hanno dimostrato di tenere davvero a te fino in fondo. Il II ti voleva cambiare? E che amore è? C'è poco da commentare. E' una storia nota. Chi vuole "plasmare" il proprio "amore" a proprio piacimento non ha capito assolutamente NIENTE di cosa significhi amare. Semplicemente, non ama. Il I doveva accettare il tuo cambiamento. Se uno ama prende tutto il pacchetto. Perchè l'amore si trasforma nel tempo. Si sa, ci sono delle fasi. Poi una donna non ha bisogno di uno zerbino. Ti adorava, ti avrebbe aspettato tutta la vita che tu ritornassi quella di prima? Voleva che si fermasse il tempo? Cosa voleva? E tu volevi questo? No, infatti poi sei sbottata. Ti sei accorta che forse tu amavi qualcosa che c'era stato e che adesso non c'era più? A volte può esser bello, a tratti, poter fermare il tempo ma occorre vivere il presente, per come si è e per come si sta diventando. Oddio, mi son riletto al volo, poi mi vado a infognare in discorsi senza fine.. :D Acid Angel, hai la possibilità di distrarti con qualcosa che ti piace fare? Magari il lavoro? Perchè il tempo è senza dubbio la miglior cura, ma non potendo quantificare il quanto, penso che sia essenziale trovare il modo di riempire la fase di transizione. Perchè dovresti riversare le tue energie a parlare di quello che ti piace fare o anche a non parlarne affatto perchè magari hai di meglio da fare che scrivere qua sul forum. Perchè la vita è troppo breve per poterci permettere di perdere del tempo con persone che alla fine non si rivelano all'altezza delle nostre aspettative (ah, le aspettative, qua ci sarebbe un altro capitolo di cui parlare...). E quindi (lo sto dicendo anche a me stesso) prima si trova il modo per dimenticare, per chiudere e prima potremo riprendere in mano il timone della nostra nave che vaga in mare aperto. Magari fatti delle passeggiate in mezzo alla natura se ti piace e se ne hai la possibilità. La città ci impone ritmi che non sono a misura d'uomo. Ci stiamo dimenticando l'armonia che dovremmo avere con Madre Terra, eppure questa ci potrebbe infondere un'energia speciale. Oppure prova a cambiare qualcosa della tua routine quotidiana. Datti una scossa, forse hai bisogno di questo. Sorprendi il tuo corpo. Cambia completamente allenamento e anche alimentazione. Si può mangiare bene senza pesare niente sulla bilancia ma pesando "ad occhio". Sorprendi te stessa, magari fai un viaggio di qualche giorno dove saresti costretta a non avere la possibilità di fare i tuoi pasti "controllati". Il nostro cervello e il nostro corpo hanno bisogno sempre di stimoli nuovi e possono essere proprio dei nuovi stimoli a generare dei grandi cambiamenti. Ricordati solo che quando avrai superato questa fase "negativa" ti guarderai indietro e ti incazzerai su come avresti potuto spendere meglio il tuo tempo.:) Crollo. |
Se mi ci metto sono un D11 Caterpillar con il carro stellare che spiana tutto e tutti...
Dopo il meraviglioso post scritto da Lorenzo (scritto in coincidenza del suo ritorno su Fu e grazie al quale l’ho conosciuto seppur solo virtualmente e ne sono veramente contenta) che mi ha dato un ottimo spunto di riflessione, torno ad aggiornare il mio thread “sono inkazzata” perché un po’ di cosine sono cambiate.
Si tratta di piccolissimi passi, di leggeri movimenti in avanti verso un equilibrio interiore, che comunque ho fatto e vorrei condividere con chi di voi avrà voglia di leggere e magari confrontarsi con la mia situazione. A partire da dopo il mio compleanno (fine ottobre), il mio 30esimo compleanno (anzi venti decimo… io ho venti10 anni, non 30 sia chiaro), dallo svenimento in ospedale in poi sono piombata in un periodo negativo come pochi nella mia vita… l’alimentazione sava andando a putt@ne e per fortuna ho avuto la sana idea di aprire il diario e iniziare a farmi un po’ più di mazzo per davvero per combattere i miei stupidi fantasmi culinari. Certo se il cibo è abbastanza sotto controllo, o comunque su quel fronte va’ molto meglio rispetto agli ultimi 3 anni messi insieme, beh di certo la valvola principale di sfogo per la negatività deve essere altrove. Oppure semplicemente basa con le valvole di sfogo e i casini si affrontano. Per un periodo sono stata nell’indecisione… fluttuavo diciamo, mi cullavo nella mia tristezza, ero così negativa che a stare con la gente mi veniva l’ansia. Da lì la seppur lontana ipotesi di uno psicofarmaco. Ma io mi sento Wonder Woman nonché Vénola, l’VIII nano, perciò son dotata di super poteri… seeee come no… però ce la voglio fare da sola. Ancora (Spike se legge s’inkazza ma lo immagina) non ho contattato Ebbubba perché sono abituata a trovare DENTRO di me CON I MIEI TEMPI e i miei mezzi la forza per risolvere i miei incasinamenti. Dopo mesi di indecisione, incertezza, nella quale non sto bene io che controllo tutto… dopo mesi id insonnia cui ormai mi sono abituata, dopo essermi rassegnata a un’attività intestinale sballata (quello non da ottobre ma almeno da 2 anni con peggioramento da un anno a questa parte) quasi all’improvviso ho agito. E nel giro di nemmeno 2 settimane ho agito veramente molto, comunque sa a livello interiore, perché ho fatto chiarezza dentro me stessa per poi ricredermi per poi ricredermi per poi ricredermi di nuovo… 15 giorni di stimoli continui da far girare la testa… A Verona i 2 giorni alla fiera sono stati intensissimi… il mio ex con cui ho avuto un PERICOLOSISSIMO riavvicinamento mi è stato vicino nel momento più boio e io con lui in una situazione sentimentale per lui indefinita (ci siamo supportati a vicenda) mi ha parlato chiaramente di certi argomenti in sospeso tra noi ed è stato straziante (ma dovuto, come ogni volta che ricuciamo strappi ancora aperti) apprendere certe cose da lui e capirne altre dentro me stessa. Però ora lo so, e decido di conseguenza. In quei 2 giorni ho capito quanto ancora il mio disturbo infici la qualità della mia vita, ma su quello so che sto lavorando abbastanza bene perciò non mi preoccupo. Dopo Verona ho deciso di voler vivere una situazione nascente con una persona… anzi ci siamo proprio messi insieme ma Acidella è così… se si sveglia dal torpore poi è attiva e ricettiva e non perde tempo… se le cose vanno lo sente, lo vede, lo percepisce, se non vanno invece… altrettanto… Ebbene… nel giro di una settimana ho capito che questo tizio… carino, divertente, dolcissimo bla bla bla, non faceva per me. Perché? Eheheh… a costo di peccare di apparente superficialità… ve lo dico. Io mi accorgo che le cose non vanno da come mi comporto con il cibo. Sabato sera e tutta domenica ho mangiato meno del solito… lunedì ho avuto di nuovo la diarrea psicosomatica, sulla bilancia già pesavo un kg in meno… non va’… restrizione poi voglia di dolci per poi buttarmici magari a capofitto poi crampi… no non va’… c’è qualcosa e mi nascondo dietro al cibo… Vedete, in questo il disturbo è molto utile… nel momento in cui ci si guarda dall’esterno e SI CAPISCE che lo si usa come paravento, si smette di usarlo e come una cartina tornasole ci da’ la misura di quanto altre cose non vadano. E allora ci ho riflettuto un attimo e ho capito, ho avuto l’illuminazione… Il lui in questione… molto dolce, praticamente uno zucchero, innamorato (si vedeva)… informato dei miei incasinamenti ma per nulla impaurito… “Lo risolveremo insieme”. PRIMO ERRORE: Andrea non è stato capace a risolverlo, i miei familiari neppure, arrivi tu e puf! Mi guarisci dall’anoressia? Ahahah! NO I miei passi avanti li ho fatti da sola, guadagnandomi pezzi di sanità mentale e fisica palmo a palmo. Tu non sei nulla, nessuno sarà mai nulla di fronte al mio percorso che è mio e personale. “Vale sei importantissima per me”.. SECONDO ERRORE: dopo una settimana non è sano che io sia importantissima per te. Soffoco. Io devo essere sì importante ma voglio un uomo accanto… basta stare sopra un piedistallo, troppa responsabilità…. Troppo PESO… nella relazione lunga che avevo io sentivo così tanti pesi e responsabilità che cercavo la leggerezza nel corpo. Testa pesante e corpo leggero. Oggi voglio la testa leggera, il corpo pure ma nei limiti ovviamente. Lato intimo… non ho sentito ALCUNA alchimia… lui invece diceva di essere perso, chiedeva di dare tempo al tempo, di aspettare perché le cose sarebbero venute. TERZO ERRORE: avendo vissuto la “coppia bianca” pera circa 2 anni, per me oggi la dimensione fisica soprattutto all’inizio è fondamentale… non aspetto niente e nessuno, ho 30 anni, non 15… non voglio passare da ninfomane ma l’ultima cosa di cui ho bisogno è un uomo che non mi faccia sentire fisicamente adeguata e desiderata cavolo… Queste cose mi hanno fatto stare non bene ovviamente, da lì il poco cibo e l’intestino somatizzante. Cosa ho fatto? Così come in tutte le situazioni che mi arrecano disagio, ho AGITO… e con la mia apparente freddezza lunedì sera ho parlato con lui, in macchina mia, dopo la palestra, faccia a faccia, con una calma e un tono glaciale da manuale… però poi ero stata tutto il giorno sul cesso, ahahah… Lui ha pianto. Io no. Dopo una settimana non si può piangere, altrimenti significa che ti aggrappi troppo a una persona. E io voglio un rapporto equilibrato. Il giorno dopo sms su sms a partire dalle 6.30 del mattino… Vale ripensaci, Vale non buttare via tutto (tutto COSA? Una settimana? Per cortesia)… Vale sono innamorato di te. Eccoci. Beh io no. Lasciami in pace e rispettami per favore. Come sto oggi? Oggi, inteso il 2 febbraio 2011, a parte la pesantezza per il pranzo troppo abbondante (ovviamente dico per alleggerire il tono), mi sento leggera… preferisco rimanere sola piuttosto che accontentarmi o stare con qualcuno di cui non sono convinta perché lui sta bene con me. A costo di arrevare dolore a questa persona. A costo di passare da stronza e superficiale. A costo di passare di nuovo i sabati sera in casa. Ma a ‘sto giro lo scelgo. E se scelgo sono un po’ più LIBERA… ☺ |
Be di errori ne ha fatti, diciamo che il rpimo non è un vero e proprio errore. Cosa volevi che ti dicesse? "Ah beh, cazzi tuoi io mangio come un bue quindi se io posso continuare a ingozzarmi fai pure!"
Ovvio che non ha la bacchetta magica, persone più importanti non ce l'hanno fatto, ma il suo era un semplice "Lo accetto e lo affronteremo insieme" Gli altri 2 punti invece ti do ragione. Va bene invaghirsi dopo poco, è capitato a tutti, ma almeno io cerco di mascherarlo, o meglio di tenerlo a bada. Le storie agli inizi sembrano sempre bellissime, la ragzza quella giusta poi.... quindi meglio volare basso e affezionarsi con il tempo man mano che ci si conosce veramente. Fattore fisico FAIL:D, passava anche se era timido e non aveva osato, ma se ha proprio detto quello. A maggior ragione se sei una persona speciale dovrebbe! Ma alla fine cosa credevi, di trovare il principe azzurro al primo colpo? Poi pensa che fin ora avevi scelto shrek* ed era quello giusto. Quindi tienine conto con il prossimo;) *Mi sono permesso, in caso non dovevo non era un offesa, scusa anticipatamente:) |
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Era una battuta, in genere si dice "cerchi il principe azzurro", te lo avevi trovato in un biker barbuto, quindi più Shrek che un principe.
Però ti eri trovata bene, anzi meglio che con altri. Quindi dalla descrizione di questo "omino di passaggio", timido e impacciato non ho proprio visto una persona che faccia per te. Per come la vedo io una persona con cui condivido tutto, dal modo di fare, alle passioni ecc. sarà una buona amica ma niente di più. Per starci bene insieme deve essere complementare, avere quello che manca a me, avere un carattere "compatibile" ma diverso... diciamo che è un concetto chiaro nella testa ma che non saprei bene come spiegarlo senza cadere nel banale o nell' incomprensibile quindi ho già scritto troppo:) |
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Sì il biker sapeva anche come toccare e far vibrare certe corde... non è stato l'unico ma è stato l'unico con cui abbia suonato sinfonie. Poi si cambia, ci si da' per scontati e le cose finiscono va beh. Il tuo concetto per me non è affatto banale, tutt'altro, anzi se ti va' di spiegarlo lo leggo più che volentieri. Sono d'accordo però sul fatto che se si è = in tutto poi ci si rompono le palle a star insieme, non ci si arricchisce, un rapporto di coppia deve avere altre fondamenta. :) |
Infatti le ragazze con cui credevo mi potessi trovare meglio erano quelle che vedevo come simili a me, nei gusti, nel modo di pensare.
Mi dicevo sempre che era perfetta per me, per poi trovarsi dopo poco a dirsi adddio. Infatti spesso mi sono trovato a dire che saremmmo stati ottimi amici, ma dopo essere stati insieme non potevamo nemmeno in quel senso. Invece con quelle caratterialmente diverse mi sono sempre trovato bene, ovvio che qui si apre una parentesi ampia. Perchè tra quelle "diverse" ci sono quelle che piuttosto che uscirci preferisco andare a fare la spesa con mia nonna (fidati uno strazio, vado per aiutarla e spingo il carrello strapieno, acqua, cose pesanti, ma ci perdo dalle 2 a 3 ore alla volta:o) Tra questo però ci sono "i pezzi" mancanti. Pensa a due pezzi di un puzzle. Diversi nella forma, ma poi ti accorgi che si incastrano perfettamente tra loro. Il problema che quando guardo le ragazze mi sembra di guardare un tavolo con una scatola di un puzzle da 10000 pezzi rovesciato sopra. Tutte possibili, (tranne i bordi, non mi piaciono piatte:p), ma tra tutte solo 4 sono quelle che mi si attaccano (sempre che io non sono un pezzo del bordo, in quel caso sarebbero solo 3:p...e se sono un angolo:eek:....:D) Un "pezzo" giusto lo avevo trovato, ma quando ho capito che dentro di me si stava scatenando la tempesta l'ho allontanata. Anzi l'ho proprio persa. Non sono pentito di quello che ho fatto, già avere distrutto per un po' la mia famiglia è stato insopportabile, far soffrire anche altre persone non lo avrei retto. Sono pentito di quello che mi è successo, che mi ha fatto fare o causato quello e creato non pochi problemi, oltre a quelli fisici che si rimarginano facilmente una volta ripresa la "retta via". Le relazioni con amici e resto del mondo sono più complesse. Anche per questo per ora non voglio una relazione seria, dopo aver visto quello che hanno fatto certe persone che ritenevo amici, ma per amici intendo proprio quelli in cui credevi ciecamente, prima di riprendere fiducia deve passare un po'. E poi prima devo consumare la mia vendetta contro i "fanghi", poi ritornerò bravo e buono, mi redimerò. Non vogli mostrarmi per il lato peggiore alla mia ragazza. Comunque non preoccuparti, non ho intenzione di usare katane o fucili a pompa quindi sarò sul forum anche prossimamente. Però le asics gialle le metto:cool: |
Queste sono situazioni proprio complicate capisco acid il fatto che ti abbia dato fastidio il dire supereremo il tuo problema insieme chi non ci è passato non può capirlo, ne tantomeno può capire la voglia/necessità di non parlarne o di farcela a tutti i costi da soli. Il fattore FAIL come ti ho detto in separata sede è questione spinosa anche per me l'intesa fisica è specialmente nei primi periodi importante la passione è quanto di più bello ci sia agli inizi.
Orange la tua è una bella risposta io soggettivamente provo la cosa contraria ossia sebbene per 2 anni sia stato con una ragazza che era per molte cose il mio opposto dopo mi sono reso conto di come la cosa non fosse compatibile con me e a quanto pare anche per lei visto che mi ha messo 2 belle corna di cervo:D la ragazza con cui sto adesso mi da parecchi problemi senza dubbio a livello di carattere cocciuta e testarda come me ma siamo sulla stessa lunghezza d'onda su tante cose è per questo che nonostante la cosa stenti a decollare o a recuperare entrambi cerchiamo di andare avanti.... e poi fa pesistica chi meglio di lei può capire le fisime di un palestrato???:D |
'Azz, Acid, io però le dita le avevo incrociate, se poi tu sei difficile...;)
No, va bè, concordo, almeno su due punti: - l'intesa fisica ci dev'essere. Se non c'è molta neppure all'inizio cosa ne resta se poi la relazione va avanti degli anni? - diffidare di chi si innamora pazzamente in una settimana...di solito appunto è un pazzo Sul resto, io lo trovo perdonabile: chi non ha mai sondato il tuo abisso (cioè tutti, visto che ognuno ha il suo ma sono tutti diversi) non può sapere quanto sia difficile uscirne, e se ci tiene a te è naturale che speri di essere d'aiuto...forse risulta presuntuoso nella sua ingenuità, ma credo sia difficile potersi aspettare di meglio. In fondo l'alternativa più probabile è un rifiuto per la paura di complicarsi la vita. |
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