mia meditazione odierna
 

mi sono reso conto che non ho mai recensito sulla sezione una mia meditazione.
Allora, oggi a scuola, durante l'intervallo del pranzo, mi sono seduto comodo su una sedia bassa, ho incrociato le gambe, ed ho iniziato a seguire il respiro, concentrando l'attenzione sul flusso che entrava ed dal naso, scendeva verso l'addome,lo riempiva espandendolo,ne fuggiva lentamente, tornava su ed usciva dalle narici;
dopo un pò ho posto la pura attenzione sul sollevarsi ed abbassarsi dell'addome, e li la ho tenuta per qualche minuto;
ho iniziato "intuitivamente"a contemplare lo scorrere del tempo, il sorgere ed il cessare dell'oggetto di meditazione di istante in istante successivo, comprendendo che l'oggetto ( il sollevarsi e l'abbassarsi dell'addome) si manifestava alla mia consapevolezza in modo sempre diverso ogni microiistante che lo seguivo osservandolo, accorgendomi che "sentivo profondamente " che era impermanente, che non aveva un Sè eterno e duraturo, che era insoddisfacente poichè sempre aveva una "sete "di esistenza, tendeva al deisderio di perpetuarsi, e dopo aver contemplato così il processo respiratorio, mi sono approcciato con lo stesso metodo al Corpo, sentendo anche questo che si "ricreava"in ogni istante che scorreva nel fiume del tempo;
poi ho applicato la stessa "chiara attenzione" alle sensazioni, alle percezioni, al contatto tattile fra i vari punti di appoggio del mio corpo con i vestiti, con la sedia, con il pavimento, ed anche qui ho realizzato la mutevolezza dei fenomeni a livello profondo;
poi l'ho applicata anche ai suoni, riuscendo ad avere un ascolto non discriminativo, essendo solo consapevole del suono che udivo ( i bambini che nella sala mensa mangiavano e parlottavano fra loro), pure qui con i risultati dell'osservazione degli oggetti di meditazione precedenti;
meno male che avevo messo la sveglia al telefonino per le 13 e15, altrimenti saltavo la lezione del pomeriggio ed ero ancora lì che meditavo, è stata una delle più belle meditazioni che abbia mai fatto, forse la più bella,e in un posto non isolato, con circa120 bimbi casinisti che facevano confusione nella sala accanto, con mamme , papà e pulmini che arrivavano e partivano accanto alla saletta dove ero, e con un vento che rasentava la bufera ululante fra le infrastrutture delle vetrate e del tetto, non in una grotta isolata nel Nepal o in una foresta Thailandese , ma nel mondo normale dove pure tutti voi vivete ;) :D
Volevo condividerla con tutti voi la gioia di questa meditazione( anche se pure questa è impermanente), e dedico gli eventuali meriti derivati da questa pratica a tutti gli esseri senzienti,che tutti possano raggiungere la liberazione.
con metta
ebbubba

Un paio di tappi per le orecchie o un fucile la prossima volta :p :p

Perchè non provare a far meditare i bambini qualche volta? :p
Magari si rilassano un pò ;)

[OT]
Ah, volevo chiederti una cosetta, anche se non so quanto può c'entrare con la meditazione :rolleyes:

Cosa ne pensi del Kata?
[/OT]

ma no, non importa, anzi è indicativo del fatto che tutto insegna e tutto può essere utilizzato come oggetto di meditazione, e che se sei molto impegnato nella contemplazione profonda dei vari oggetti la mente esclude dolcemente senza avversione gli oggetti che possono dare impedimento; in realtà è molto ...bello poter meditare nella vita normale senza recludersi (anche se un paio di volte l'anno qualche giorno in monastero le passo)
lo faccio,per 3/4 minuti prima della lezione li faccio sedere con le mani sulle ginocchia, occhi chiusi,metto una musica classica (einaudi) e gli dico di "sentire l'aria che entra ed esce dal nasino, solo satndo attenti a questo" in effetti ho più attenzione durante la lezione da quando lo faccio...
immagino che parli della forma di combattimento simulato di karate;
penso che sia fondamentale per poter trasmettere nei secoli le forme originarie delle varie arti marziali, legare tali movimenti originari inseganti dai grandi maestri, il racchiuderli in un contenitore che possa esser di protezione e veicolo di trasferimento delle stesse ai nuovi discepoli che intraprendono la via delle arti marziali.
Ho praticato karate solo per alcuni mesi, e tanti anni fa, quindi non posso delucidarti di più poichè non sono esperto (Veleno ed altri moderatori potranno darti più informazioni in questo caso) ma sicuramente, poichè i grandi meditatori dicono che in tutto puoi trovare oggetto di meditazione,che tutto può insegnarti, che tutto può essere un mezzo abile per raggiungere le liberazione, è mia intenzione aggregarmi ad essi ed opinare che applicare la consapevolezza mentre dai un mawashi al nulla, sentendo il movimento, il corpo , ecc ecc, è una forma di meditazione.
E poi in oriente dove sono le arti marziali sono anche i meditati, quindi perchè no? ;) :)

Molto meglio di un paio di ceffoni od orecchie d'asino.. Quanti ricordi :rolleyes:

Già, a me piace molto :p

Scusa l'OT ;)

[quote=ebbubba;100826]

lo faccio,per 3/4 minuti prima della lezione li faccio sedere con le mani sulle ginocchia, occhi chiusi,metto una musica classica (einaudi) e gli dico di "sentire l'aria che entra ed esce dal nasino, solo satndo attenti a questo" in effetti ho più attenzione durante la lezione da quando lo faccio...


QUOTE]
peccato non aver avuto un maestro come tè:D
la mia ci prendeva a bacchettate sulle mani:(:cool:

Sono stato fortunato, negli anni settanta la mia maestra usava dolcezza e fermezza, senza usare punizioni pesanti ed umilianti nei confronti degli alunni , il semplice buonsenso, senza che avesse dovuto divorare tomi su tomi di psicologia infantile, le suggeriva che il metodo migliore per fare apprendere qualcosa a qualcuno, fosse semplicemente stimolarne la innata curiosità che in tutti risiede da qualche parte.
Lei aveva uno degli strumenti didattici più efficaci che abbia mai visto, usava il cuore , e sapeva usarlo bene, la mia è stata l'ultima classa che ha portato dalla prima elementare alla quinta,quindi le vedevi sempre un velo di tristezza negli occhi quando pensava a questo, ma quando ci reincontrava da grandi si ricordava di tutti noi, e tanti aneddoti ci raccontava di quando eravamo dei piccoli cucciolotti con le ginocchia sbucciate (si usava portare i calzoncini corti per prendere più sole possibile).
Ciao Maestra Laura ;)

Straquoto totalmente :p

Sii sempre fiero di quello che fai, maestro! :D ;)