Due domande...
Ciao Eb!:)
1- Per "meditazione" propriamente detta, s'intende quella orientata unicamente alla respirazione (e quindi tutte le altre forme convergono al perfezionamento di questa)? 2- Nella meditazione sui pensieri, è necessario sforzarsi di sopprimerli, o è sufficiente limitarsi a prenderne consapevolezza? tnx |
Quote:
allora per quanto riguarda la prima domanda la risposta è no ;), nel senso che come oggetto primario di meditazione puoi usare qualunque cosa (mantra, respiro, un punto a terra, una candela ecc ecc) , il fatto che io e molti altri prediligiamo come oggetto di riferimento per meditare il repsiro è dato dal fatto che "osservando" consapevolmente senza forzarlo il fluire del respiro la mente si acquieta poichè una delle qualità del respiro dolce e sereno è quella di calmarti, anche nel corpo: puoi usare vari posti per seguire il respiro, , nelle narici, o sulla punta del naso, o sentire che ti riempie l'addome e fuoriesce da esso , oppure fare un passo ulteriore e sentirlo come energia quando entra e fluisce dentro, creando dentro al corpo una vibrazione, e poi calmando il corpo e la mente quando esce, lasciandolo andare , senza forzare ne in entrata ne in uscita. Lo puoi anche usare come riferimento per calmare ed entrare in raccoglimento per poi seguire le sensazioni del corpo e altre cose, principalmente il vantaggio del respiro è che è SEMPRE presente e quindi facile da avere sottomano come oggetto meditativo . per quanto riguarda la domanda 2, la consapevolezza va bene in tutti i casi: ma se i pensieri ti dannotroppa "sofferenza" in qualunque modo e tu non riesci a metterti nella posizione di essere " colui che osserva "i pensieri e non " colui che è la marionetta " dei pensieri, ti conviene fare un sorriso e cercare un altro oggetto, anche un pensiero stesso, magari molto positivo come ad esempio " che tutti gli esseri senzienti in tutte le direzioni siano felici e raggiungano la liberazione" per toglierti dalle grinfie dei pensieri negativi. nel primo caso se ce la fai a essere " colui che osserva "i pensieri, osserva questi pensieri che nascono, senza giudicarti, e prendendo atto che se prima non v'erano sono impermanenti, e sono nati in base a cause e condizioni, tu non sei la loro preda, semmai sei il loro padrone, li hai fatti nascere tu nella mente, osservali nascere, durare qualche istante e poi puff, sparire, guardali in questo ciclo con consapevolezza, e sorridi il più possibile :) metta ebbubba |
Grazie.:)
Può essere utile far precedere la meditazione sul respiro da quella sui pensieri? |
sarebbe meglio fare l'inverso:
prima calmi la mente con il respiro, poi ti affacci al balcone della mente stessa nella posizione di colui che osserva i pensieri e li guardi nascere, durare un tot di tempo, scomparire e notando le pause fra un pesniero e l'altro, realizzando che senza la tua mente che li fa nascere, essi stessi non ci sarebbero, e quindi essendo senza un se vero e proprio ed impermanenti puoi anche lasciarli andare sia quando ti danno troppo dolore, sia senza attaccarti ad essi quando ti danno troppa gioia e brama di possesso :) metta ebbubba |
Allora mi è sfuggito qualcosa:
Poichè è possibile meditare praticamente su ogni cosa,continua a sfuggirmi il rapporto tra i diversi tipi di meditazione; cioè in quali casi è opportuno meditare per esempio sui pensieri piuttosto che sul respiro piuttosto che sul dolore, o sul corpo o le attività quotidiane... Cioè in base a cosa scelgo l'oggetto primario della mia meditazione? |
Quote:
L'oggetto di meditazione lo scegli in base a quello che per tua esperienza risulta migliore per i tuoi scopi, che in questo caso credo che per ora siano raggiungere uno stato di quiete da portare per un certo periodo di tempo anche fuori dalla seduta meditativa ; per cui in linea di massima la meditazione sul respiro anche per soli 5 minuti prima di osservare i pensieri potrebbe essere di ausilio per tenere un certo distacco da essi mentre ti poni in loro osservazione equanime ( io almeno faccio così nelle mie meditazioni) . le altre meditazioni ( corpo, dolore ecc ecc) le puoi usare si per calmarti, ma sono soprattutto meditazioni di consapevolezza, quindi sono un passo ulteriore; è vero che se osservi il dolore ad esempio spesso tale meditazione aiuta a attenuarlo, ma richiede una certa esperienza e anzianità di meditazione, non consiglierei di stare un 'ora a meditare sul dolore a chi non ha almeno un annetto di meditazioni quotidiane , quindi in questo caso otterresti migliori risultati ad osservare 5 minuti il dolore, poi concentrarti solo sul respiro per 15 minuti, per tornare ad osservare il dolore per altri 5 e cosi via . Spero di averti chiarito, ma se hai altri dubbi scrivi pure , sono qui per questo . metta ebbubba |
Ottimo Eb!
Per adesso tutto chiaro, poi se strada facendo avrò altre perplessità mi faccio risentire.;) Grazie mille.:) |
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Traduzione italiana a cura di: VbulletinItalia.it
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