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Alberto86 22-09-2009 02:43 PM

Corticosteroidi
 
Ecco qui, alla gentile visione degli esperti la mia solita domandina che mi frulla in testa :D:

Lasciando perdere i prodotti per via topica(che vengono assorbiti poco), l'uso di corticosteroidi per via orale ed iniettabili, per qualsiasi patologia che ne richieda l'uso medico, preoccupa sempre un po' perchè come sappiamo l'uso di ormoni esogeni crea feedback negativo con conseguente diminuzione di rilascio endogeno....se non sbaglio sopratutto l'uso di idrocortisone (cortisolo) crea questo problema....

Ora premettendo che questa condizione crea nel corpo diversi effetti collaterali tra i quali scarsa risposta allo stress, vi chiedo:

ma la diminuzione di cortisolo endogeno al termine dell'uso dei corticosteroidi, non diminuirebbe l'antagonizzazione tra cortisolo/testosterone a favore di quest'ultimo?

manakei 22-09-2009 03:23 PM

Per non andare nel tecnico: pensa a cosa provocano le iniezioni di steroidi anabolizzanti e se l'effetto principale sia antagonizzato dai meccanismi di feedback negativo da te citati... viceversa l'effetto primario che ottieni somministrando grandi quantità di corticosteroidi non è efficacemente contrastabile dall'omeostasi.

Alberto86 22-09-2009 03:35 PM

Quote:

Originariamente inviato da manakei (Scrivi 139301)
Per non andare nel tecnico: pensa a cosa provocano le iniezioni di steroidi anabolizzanti e se l'effetto principale sia antagonizzato dai meccanismi di feedback negativo da te citati... viceversa l'effetto primario che ottieni somministrando grandi quantità di corticosteroidi non è efficacemente contrastabile dall'omeostasi.

ciao manakei...
allora si sul fatto che il corpo non contasti efficacemnte per ritrovare l'equilibrio ci siamo....
quello che intendevo era questo: mettiamo il caso che per una brutta allergia o altro, il medico somministri al paziente piu' inziezioni di idrocortisone per diverso tempo...ora il corpo per questo motivo blocca la produzione interna di cortisolo per contrastare lo squilibrio....Una volta che il medico termina la somministrazione al paziente il corpo continua a produrre poco cortisolo....
questa situazione non porta il testosterone endogeno ad avere la "strada piu' libera"?

(naturalmente tralascio tutti gli effetti collaterali che cio' comporta)

Mimmolino 22-09-2009 03:43 PM

....Una volta che il medico termina la somministrazione al paziente il corpo continua a produrre poco cortisolo....
questa situazione non porta il testosterone endogeno ad avere la "strada piu' libera"?

(naturalmente tralascio tutti gli effetti collaterali che cio' comporta)[/quote]

Il rilascio di testo è influenzato anche dai livelli di estrogeni, se quest'ultimi rimangono elevati, la quantità di testo libero diminuisce.

Alberto86 22-09-2009 03:50 PM

Quote:

Originariamente inviato da Mimmolino (Scrivi 139308)
Il rilascio di testo è influenzato anche dai livelli di estrogeni, se quest'ultimi rimangono elevati, la quantità di testo libero diminuisce.

si certo su questo non c'è dubbio.....ma la mia domanda era rivolta proprio al cortisolo in quanto su questo non sono riuscito a trovare nessuno studio che mi dia una risposta esaustiva!
grazie cmq della risposta :)

NoMoreTrouble 22-09-2009 07:44 PM

Quote:

Originariamente inviato da manakei (Scrivi 139301)
Per non andare nel tecnico: pensa a cosa provocano le iniezioni di steroidi anabolizzanti e se l'effetto principale sia antagonizzato dai meccanismi di feedback negativo da te citati... viceversa l'effetto primario che ottieni somministrando grandi quantità di corticosteroidi non è efficacemente contrastabile dall'omeostasi.

scusa la mia ignoranza ma non afferro:cool:

Guru 22-09-2009 08:27 PM

Il cortisolo è fondamentale per la sopravvivenza quindi, se non ci sono farmaci che ne impediscono il rilascio, puoi star certo che se servirà sarà sempre prodotto anche se sei stato sotto corticosteroidi esogeni a lungo.

Alberto86 23-09-2009 04:11 AM

Quote:

Originariamente inviato da Guru (Scrivi 139355)
Il cortisolo è fondamentale per la sopravvivenza quindi, se non ci sono farmaci che ne impediscono il rilascio, puoi star certo che se servirà sarà sempre prodotto anche se sei stato sotto corticosteroidi esogeni a lungo.

grazie della risposta....quello che hai detto tu è giustissimo perchè altrimenti si rischerebbe la morte da stress :eek:...

Quello a cui non riesco a dare una risposta pero' è:
l'uso di corticosteroidi orali e/o iniettabili per diverso tempo porta ad una DIMINUZIONE del cortisolo endogeno rispetto a quello che il corpo normalmente produceva prima oppure non crea conseguenze negative all'asse?....

Mi chiedo questo perchè solitamente il corpo per altri ormoni risponde in quel modo cioè diminuendo drasticamente(o addirittura sopprimendo totalmente) la produzione interna con gravissime conseguenze.....
Perchè mai non dovrebbe comportarsi cosi anche in questo caso?

scusate l'insistenza...:)

Alberto86 24-09-2009 06:53 PM

Quote:

Originariamente inviato da Alberto86 (Scrivi 139404)
grazie della risposta....quello che hai detto tu è giustissimo perchè altrimenti si rischerebbe la morte da stress :eek:...

Quello a cui non riesco a dare una risposta pero' è:
l'uso di corticosteroidi orali e/o iniettabili per diverso tempo porta ad una DIMINUZIONE del cortisolo endogeno rispetto a quello che il corpo normalmente produceva prima oppure non crea conseguenze negative all'asse?....

Mi chiedo questo perchè solitamente il corpo per altri ormoni risponde in quel modo cioè diminuendo drasticamente(o addirittura sopprimendo totalmente) la produzione interna con gravissime conseguenze.....
Perchè mai non dovrebbe comportarsi cosi anche in questo caso?

scusate l'insistenza...:)

Manakei, Anto', ecc. dove siete finiti??? :rolleyes::rolleyes:

manakei 25-09-2009 10:20 AM

Il feed back negativo esiste come per tutti gli altri ormoni ed è appurabile il rebound degli effetti del cortisone alla sospensione della terapia. Questo rebound regredisce velocemente riportando presto all'equilibrio il sistema.
Il sistema di controllo del rilascio di cortisolo ricate nell'asse ipotalamo-ipofisario-surreni. Quindi CRH->ACTH->cortisolo.
Tutti e tre questi ormoni seguono un ritmo pulsatile circadiano sfasato uno rispetto all'altro ma associabile (ad esempio uno viene rilasciato alle 6.00 il secondo alle 6.30 il terzo alle 7.30) quindi sono in relazione. L'ACTH è inibito da alte concentrazioni di cortisolo (o cortisone) ma il CRH subisce meno questo effetto quindi continua a pulsare, nel momento in cui il cortisolo diminuisce riparte la cascata. Inoltre anche se inibiamo il CRH, l'ACTH continua ad essere secreto pulsativamente quindi esistono altri sistemi che insistono su questo stesso asse. (probabilmente l'AVP).

Quanto questo effetto può durare dipende dal tipo di cortisone impiegato, la durata della terapia ed il dosaggio.

Alberto86 25-09-2009 02:26 PM

Quote:

Originariamente inviato da manakei (Scrivi 139915)
Il feed back negativo esiste come per tutti gli altri ormoni ed è appurabile il rebound degli effetti del cortisone alla sospensione della terapia. Questo rebound regredisce velocemente riportando presto all'equilibrio il sistema.
Il sistema di controllo del rilascio di cortisolo ricate nell'asse ipotalamo-ipofisario-surreni. Quindi CRH->ACTH->cortisolo.
Tutti e tre questi ormoni seguono un ritmo pulsatile circadiano sfasato uno rispetto all'altro ma associabile (ad esempio uno viene rilasciato alle 6.00 il secondo alle 6.30 il terzo alle 7.30) quindi sono in relazione. L'ACTH è inibito da alte concentrazioni di cortisolo (o cortisone) ma il CRH subisce meno questo effetto quindi continua a pulsare, nel momento in cui il cortisolo diminuisce riparte la cascata. Inoltre anche se inibiamo il CRH, l'ACTH continua ad essere secreto pulsativamente quindi esistono altri sistemi che insistono su questo stesso asse. (probabilmente l'AVP).

Quanto questo effetto può durare dipende dal tipo di cortisone impiegato, la durata della terapia ed il dosaggio.


Perfetto!!! Era proprio questo meccanismo che mi era sconosciuto!!!
Grazie mille Manakei :):):):)


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