Omega 3 Polichimica
vorrei un parere sugli omega 3 della Polichimica che assumo, 80% Omega 3, 20%EPA e 50%DHA, riguardo al grado di purezza specialmente...
io ne prendo attualmente una capsula la sera. Chiedo perchè leggendo questo articolo noto che non si menzionano i Polichimica e leggendo i vari studi, essendo in forma etil-esteri, i Polichimica dovrebbero essere meno biodisponibili... Grazie ragazzi. |
Vai tranquillo Matty sono ottimi ed economici (io li trovo a 18 cent l'una) e ai parenti compro quelli;)
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Riprendo questa breve discussione per riportare il contenuto di un file pdf che mi è stato spedito dall'ufficio marketing della Keforma in risposta alla mia domanda volta a sapere se i loro omega 3 fossero in forma trigliceride o esteri etilici; ecco qui il contenuto del file (interessante) che pare sgretolare la teoria in base alla quale gli ee siano meno biodisponibili (cmq io ci vedo tanto interesse di parte :D)
"Omega da trigliceridi o da etil-estere? Pochi conoscono la reale differenza tra le due forme con cui viene somministrato l’olio pesce. E’ prassi “popolare” considerare gli omega 3 derivati da trigliceridi di origine naturale, mentre quelli etil-estere di sintesi. Come spesso accade alle credenze popolari, queste vengono smentite dal metodo scientifico, che analizza in maniera analitica ed empirica il fenomeno e non considera opinioni e sentimenti soggettivi. Gli Omega 3 che troviamo in commercio vengono prodotti con un processo di produzione denominato MULTI-STEP. Fasi di lavorazione MULTI-STEP 1) Deodorizzazione 2) Etilazione(trasformazione in EE) 3) Distillazione molecolare e ulteriore concentrazione 4) Frazionamento (rimozione grassi saturi) 5) Decolorazione Con questo sistema si ottengono Omega 3 in forma etil-estere. Per ottenere la forma trigliceride è necessario compiere un ulteriore lavorazione molto costosa, denominata Riesterificazione. Questo processo viene svolto quotidianamente anche dal nostro organismo, attraverso il fegato. La trans-esterificazione è un comune processo biologico svolto dalla ghiandola epatica. Le due forme con cui vengono commercializzati gli oli di pesce risultano praticamente simili dal punto di vista dell’assimilazione. A sopporto della equivalenza di biodisponibilità e biofunzionalità si riporta uno studio effettuato in doppio cieco presso “Department of Medicine, Oregon Health Sciences University, Portland”. In un campione di normolipemici, ogni soggetto ha ricevuto un pasto di prova, contenente 28 g di acidi grassi sotto forma di: 1) trigliceridi, 2) etil-estere 3) ester-etilici da olio di oliva Il controllo conteneva olio d’oliva. Quando è stata somministrata la quantità equivalente di acidi grassi attraverso i pasti, l’aumento di concentrazione di chilomicroni e trigliceridi plasmatici è risultata simile; gli acidi grassi contenuti erano simili dopo la somministrazione di etil-esteri o trigliceridi. Gli etil-esteri sono stati ben assorbiti e hanno prodotto simili risposte a livello di trigliceridi plasmatici e chilomicroni, risultando in certi fasi nettamente migliori dei trigliceridi. Anche dopo 24 ore gli acidi grassi assimilati dai pasti, sono risultati avere una concentrazione plasmatica simile. Questo studio ha mostrato che gli acidi grassi da olio di pesce, introdotti come ester etilici o trigliceridi sono ugualmente ben assorbiti". |
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Traduzione italiana a cura di: VbulletinItalia.it
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