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Integratori non notificati Discutiamo di tutti gli integratori non vendibili in Italia
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(#1)
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Banned
Messaggi: 830
Data registrazione: Jan 2007
Età: 45
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![]() ALRI Jungle WarfareQuote:
sono epatossici... tra l'altro hai appena postato 10 minuti fà nel post qui accanto 'quale migliore prodotto' un link nel quale dicono di essere epatossici e adesso vieni a dire che non lo sono?... per essere epotossici lo sono..il fatto è che di fronte a problemi più importanti come aiutare l'asse nel caso di uso di steroidi o problemi di cancro nel post che hai fatto tu, il fegato è chiaramente sacrificabile... anche perchè non si sta parlando di una tossicità super elevata... e tra l'altro si può sempre prendere in contemporanea altre sostanze che invece lo aiutano... |
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(#2)
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Guybrush
Messaggi: 3,950
Data registrazione: Feb 2005
Età: 40
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![]() ma li hai letti gli studi che ho linkato? o questo su novedex? cioè kiaramente dicono che sotto questo profilo sonosicuri. poi c'e la matematica euclidea, la scienza boypriana...ognuno la sua! per me le discussioni su questo sono chiuse fin quand non posti studi o cose del genere in cui me lo dicono, e li ti credo. |
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(#3)
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Guybrush
Messaggi: 3,950
Data registrazione: Feb 2005
Età: 40
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![]() Recentemente uno studio internazionale ha dimostrato che l’utilizzo di un inibitore dell’aromatasi denominato letrozolo (Femara) successivamente al trattamento a base di tamoxifen (Nolvadex) della durata di 5 anni è in grado di diminuire il rischio di recidiva del cancro alla mammella del 42% nelle donne in età post-menopausale.1 Lo studio è stato realizzato attraverso un trial clinico controllato con placebo e in doppio cieco. L’espressione " controllato con placebo" sta ad indicare che metà delle pazienti sono state trattate attraverso la somministrazione giornaliera di una pillola a base di letrozolo, mentre all’altra metà è stata somministrata una pillola a base di zucchero, chiamata placebo, priva di proprietà antitumorali. L’espressione " in doppio cieco" significa che né i medici, né le pazienti erano a conoscenza della modalità di distribuzione del letrozolo o del placebo. I risultati hanno dimostrato che il letrozolo riduce il rischio di recidiva del 42%. Ciò significa che in caso di rischio di ricomparsa della malattia per una donna pari al 10%, l’assunzione del letrozolo ridurrebbe tale rischio del 42%, facendolo scendere a 5% o 6%. Sono stati riscontrati minori casi di recidiva nella mammella trattata, di metastasi nell’altra mammella e in altre parti del corpo potenzialmente vulnerabili al tumore. Delle 5.000 donne che hanno preso parte alla sperimentazione, solo 75 delle pazienti che assumevano il letrozolo sono state colpite da recidiva, rispetto alle 132 donne trattate con placebo. Lo scopo principale dello studio era la verifica della proprietà del letrozolo di ritardare la ricomparsa del cancro della mammella. Lo studio è stato sospeso in anticipo poiché una commissione di monitoraggio della sicurezza ha ritenuto che i risultati nelle pazienti trattate con letrozolo fossero così promettenti da mettere a repentaglio lo studio a doppio cieco, rendendo le pazienti consapevoli dei risultati. Perciò le donne che hanno preso parte alla ricerca hanno assunto il letrozolo in media per 2,4 anni. Alle donne trattate con il placebo è stata offerta la possibilità di passare al trattamento a base di letrozolo, visti i risultati incoraggianti dello studio. 2 anni e mezzo quasi! cioè 30 mesi e passa, ovvero almeno 30 volte + a lungo Controindicazioni Una controindicazione indica una situazione in cui un farmaco, un trattamento o un intervento chirurgico non devono essere utilizzati per un paziente poiché potrebbero risultare nocivi. Il letrozolo (Femara) presenta le seguenti controindicazioni: letto? Ipersensibilità al letrozolo o a una qualsiasi delle altre sostanze contenute nel farmaco, dette eccipienti Condizione endocrina pre-menopausale Gravidanza Allattamento c'e problemi al fegato? Precauzioni/Avvertenze I medici che prescrivono il letrozolo (Femara) dovrebbero valutare attentamente i possibili rischi e vantaggi per i pazienti con indice di depurazione della creatinina inferiore a < 10 mL/min. I soggetti con grave insufficienza epatica (Child-Pugh score C) dovrebbero essere tenuti sotto stretto controllo. grave insufficienza epatica sotto controllo, ovvero...fanno pochino...visto che cild pugh score C vuol dire che stanno li li per andarsene col fegato Effetti collaterali È necessario che le donne trattate con letrozolo (Femara) informino i rispettivi medici a proposito di eventuali effetti collaterali riscontrati. Gli effetti collaterali più comuni che si manifestano durante l’assunzione del letrozolo sono i seguenti: Vampate no Aumento della sudorazione no Senso di fatica no Dolore alle articolazioni (artralgia) no Vi sono altri effetti collaterali comuni. Anoressia no Aumento dell’appetito no Gonfiore di mani e piedi (edema periferico) Cefalea no Vertigini no Nausea no Vomito no Sensazioni fastidiose dopo i pasti, tra cui senso di sazietà, pirosi, gonfiore o nausea (dispepsia) no Costipazione no Diarrea no Caduta dei capelli (alopecia) no Eruzioni cutanee no Dolori muscolari (mialgia) no Dolori alle ossa no Osteoporosi no Fratture ossee no Aumento di peso no Elevato livello di colesterolo nel sangue (ipercolesterolemia) no Sensazione generale di fastidio o malattia (malessere) no Depressione no Seguono alcuni effetti collaterali potenzialmente gravi ma rari. È importante che le pazienti trattate con letrozolo portino avanti i controlli periodici con i medici curanti al fine di verificare l’eventuale insorgenza di questi problemi. Diminuzione dei globuli bianchi (leucopenia) Cataratta Emorragia cerebrale o coagulo (apoplessia o infarto) Debolezza, freddo o gonfiore agli arti, talvolta accompagnati da crampi, a causa di un’infiammazione della vena (tromboflebite) Occlusione di un’arteria polmonare (embolia polmonare) Coagulo in un’arteria (trombosi arteriosa) Insufficiente apporto di sangue al cuore dovuto a occlusioni delle arterie coronarie, che può essere causa di dolori al torace o attacchi cardiaci (ischemie cardiache non c'è manco in quelli gravi e rari! x 2.4 anni |
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(#4)
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Guybrush
Messaggi: 3,950
Data registrazione: Feb 2005
Età: 40
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![]() questo è l'altro stuio Effetti collaterali degli inibitori dell'aromatasi L'impiego dell'aminoglutetimide, inibitore dell'aromatasi di prima generazione, è stato fortemente limitato dalla sua interferenza con i processi steroidosintetici a livello surrenalico. Gli inibitori dell'aromatasi di ultima generazione presentano viceversa una specificità di azione quasi completa, con effetti pressoché nulli sui valori basali di cortisolo ed aldosterone. L'anastrozolo, il letrozolo e l'exemestane hanno evidenziato un buon profilo di tollerabilità, con scarsa incidenza di effetti collaterali. Vampate di calore, secchezza vaginale, dolori muscoloscheletrici e cefalea sono talora descritti, ma comunque con intensità lieve. L'effetto collaterale principale legato all'utilizzo prolungato degli inibitori dell'aromatasi è rappresentato dall'osteoporosi (che viceversa il tamoxifen non determina, in quanto dotato di attività estrogenico-agonistica parziale a livello osseo). Ciò determina una maggiore incidenza di fratture ossee nelle pazienti trattate con inibitori dell'aromatasi, rispetto a quelle curate con tamoxifen. L'osteopenia indotta dagli inibitori dell'aromatasi può essere prevenuta con l'assunzione concomitante di bifosfonati. Gli inibitori dell'aromatasi possono anche provocare un aumento del colesterolo totale ed HDL. Ulteriori studi sono però necessari per chiarire il significato clinico di tali modificazioni del quadro lipidico. Conclusioni Gli inibitori dell'aromatasi hanno dimostrato una elevata efficacia nel trattamento (terapia neoadiuvante, terapia adiuvante, terapia di prima e seconda linea del carcinoma avanzato) delle neoplasie mammarie con recettori estrogenaci positivi, in donne in postmenopausa. La loro buona tollerabilità li rende farmaci discretamente maneggevoli ed adatti, almeno per quanto fino ad oggi noto, a trattamenti prolungati. |
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(#5)
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Banned
Messaggi: 830
Data registrazione: Jan 2007
Età: 45
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''gli inibitori dell' aromatasi sono usati in terapia medica come adiuvante nella terapia del carcinoma mammario, e l'epatotossicita non è 1 cosa molto comune o forte'' appunto come dicevo c'è senza essere troppo forte...ma c'è... riguardo allo studio sul novedex lo lessi vari mesi fà... innanzitutto avevo letto un link molto + completo in cui veniva spiegato che il gruppo che prendeva il novedex aveva una dieta migliore (guarda che caso strano...)...inoltre veniva dichiarato un peggioramento del profilo colesterolo anche se non grave... inoltre ho potuto spiegare in altri post le procedure dell'FDA in america (come dire il ministero della sanità)...si diceva che studi fatti su 30 persone non hanno alcun valore scientifico...figurati questo sul novedex con 16 persone 2 gruppi da 8 persone... quindi quelli col novedex erano solo 8... ed infine non è la mia scienza...come dicevo ho letto vari libri e citato le fonti...non me lo sono mica sognato di notte... ![]() |
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(#6)
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Guybrush
Messaggi: 3,950
Data registrazione: Feb 2005
Età: 40
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TI HO LETTO QUEGLI STUdi e nn c'è scrito epatatossicita, ma solo ATTENZIONE in chi ha child pugh C (cioe sta MORENdo di CIRROSI)! ti ripeto che 16 persone che fanno venire P > 0.05 è 1 studio VALIdO se no non stava SU PUBMEd, i libri che leggi non mi importano. per piacere gli studi, o almeno cita questi libri dove prendono queste informazioni. |
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(#7)
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Guybrush
Messaggi: 3,950
Data registrazione: Feb 2005
Età: 40
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(#8)
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Ruan
Messaggi: 1,806
Data registrazione: Mar 2005
Località: catanisi sugnu
Età: 43
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Il tamoxifene è epatotossico e concerogeno ed ad alti dosaggi può dare problemi come vambpate di calore ed annebbiamento della vista. Su donne e uomini un dosaggio di 20mg/die per 12 mesi nn ha però mostrato alcun problema, l'epatotossicità e la cancerogenesi la si nota a dosi superiori ai 40mg/die per lungo tempo. Il Clomifene nn è epatotossico ne cancerogeno, ma alti dosaggi danno problemi alla vista e sballi dell'umore (depressione), visto che a livello ipotalamico sembra che sia un agonista (e nn antagonista) dei recettori degli estrogeni. Raloxifene, toremifene sono entrambi simili al tamoxifene, ma nn sembrano essere per nulla epatotossici ne cancerogeni, sono SERM di ultima generazione. I vari antiaromatasi, steroidei (exemestane, ATD, 6OXO) e nn (letrozolo, anastrazolo) nn sono per nulla epatotossici ne cancerogeni ( e ve ne sono studi al riguardo). L'unico problema è dato dalla perdita di buoni valori del colesterolo, ma nn è un effetto della sostanza, ma solo dall'aumento del testosterone e dal calo degli estrogeni.... |
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