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IlPrincipebrutto |
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Ti lascio uno spunto di riflessione.
In UK gli esami delle scuole superiori sono uguali in tutto il Regno, e sono fatti con dei test. All'esame lo studente si trova davanti una lista di domanda con alcune risposte possibili. Una sola e' la risposta giusta, e se si sbaglia risposta si perde un punto (quindi meglio usare l'opzione 'non rispondo' piuttosto che tirare a indovinare).
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Dal punto di vista analitico, questo e' un sistema ottimo. I risultati di tutte le scuole sono comparabili, tanto che uno degli appuntamenti annuali dei giornali inglesi e' la pubblicazione dei risultati delle scuole, con media totale, per materia, per sesso.
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Le scuole con il punteggio piu' alto sono spesso quelle che poi mandano piu' studenti a Oxbridge (dove pero', la selezione si fa con i colloqui a voce).
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C'e' un piccolo, insignificante dettaglio in questo meccanismo cosi' analitico e imparziale: ha completamente cambiato l'ottica didattica della nazione. Dai risultati dipende la posizione della scuola nella classifica, dalla quale dipendono le iscrizioni, i finanziamenti e il salario dei docenti; la decisione logica del corpo insegnante quindi e' stata quella di insegnare agli studenti a passare il test.
Ogni altra considerazione didattica e' subordinata al risultato numerico del test. Il ragionamento libero, l'esplorazione autonoma, la capacita' di esprimersi con un discorso strutturato e sensato, tutto passa in secondo piano rispetto al mettere la crocetta nella casella giusta.
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La realta' e' che il problema della valutazione del valore di uno studente e' molto ostico, e non si presta, secondo me, a soluzioni semplicistiche, ne' in senso tecnico ne' in altro senso.
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buona serata. |
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Bè fosse per me farei prettamente degli scritti con la possibilità di un orale per migliorare il voto in tutte le materie dove questo è possibile e lecito.
Quello che dici tu, oltre a essere interessante, la dice lunga su quanto anche in inghilterra il sistema sia "corrotto" anche se in un modo totalmente diverso.
Non sto qua a pontificare su quale potrebbe essere il metodo giusto o quello sbagliato, dico solo che in determinate facoltà-o meglio in determinati esami-il docente è solo tenuto ad accettare la "prestazione" dello studente o quasi, in altre può praticamente decidere il voto a prescindere da cosa lo studente ha saputo/fatto. è li che mi piacerebbe si lavorasse.