sofferenza e sua attenuazione (volontariato e non)
si, è samsara, è sofferenza qualunque cosa fai, ma stavolta non solo ci ha visto benissimo, ma ha anche preso la mira!
Ecco il fatto,: ieri ( domenica mattina) ricevo una telefonata da una mamma che ha visto il saggio di teatro fatto a scuola dai bambini, si è sperticata in complimenti, ed è rimasta veramente colpita dal mio approccio empatico coi bimbi e dal metodo didattico che uso, ammirando il fatto che le storie portate in scena erano opera completamente sviluppata dai bambini con la loro fantasia e con la loro creatività e tante altre cose ( ebbubba: "grazie grazie ...")ed ecco ora ( purtroppo)le dolenti note,: mi ha detto che sta organizzandosi per far nascere una Onlus nei prossimi mesi , una organizzazione senza scopo di lucro che si occuperà di bambini malati terminali e di bambini che hanno subito abusi gravi, per far si che abbiano almeno qualche occasione per avere momenti di felicità e di sorriso per alleviare le loro sofferenze, e mi ha chiesto se potevamo incontrarci successivamente per vedere di inserire nel suo progetto qualche mio intervento operativo, forse anche di consulenza. Vi potete immaginare come mi sento , è da ieri che ogni tanto mi viene da piangere,.... bambini che sono malati terminali o che hanno subito violenze gravi...... ed io che magari a volte mi lamento con me stesso perchè è caldo o piove e non posso andare a allenarmi fuori ........ naturalmente non solo ho accettato di offrirle il mio aiuto e la mia consulenza, e ovviamente, altrimenti che uomo di merda sarei, tutto ciò sarà fatto a livello gratuito come volontariato, unica condizione sarà quella di trovare il modo di organizzare i miei interventi al sabato pomeriggio. Ora venivo a chiedervi, se per caso siete a conoscenza di tali associazioni, e siete sicuri di ciò che fanno e di coloro che le presiedono, se vi scappa alle volte di comprare integratori a offerta e quello che risparmiate voleste investirlo in donazioni verso tali associazioni penso che forse guadagnando i meriti per la buona opera, vi cresceranno anche i muscoli (o per lo meno fate un passo verso il nibbana o qualche altro Paradiso di qualunque religione) . P.S il tread NON è messo per sentirsi dire " bravo ebbubba ecc ecc," vi prego solo di scrivere sotto tale tread la seguente frase che potete copincollare : io ho letto tutto il tuo post grazie a tutti per l'attenzione e la possibilità che mi offrite per informarvi di tali associazioni |
io ho letto tutto il tuo post
;) Cmq non so nulla di tali associazioni. Sono per natura moltomolto diffidente davanti a qualsiasi ente che prende soldi per fare cose che io non potrò constatare. Detto questo, ammettendo che il mio sia un eccesso di sfiducia, la causa peronata da questa associazione mi pare fra le più nobili. |
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grazie Libò, mi hai strappato un sorriso, mi ci voleva proprio . |
Ho letto il tuo post.
Io cerco nel possibile di aiutare chi è più sfortunato di me. Però ammetto che, non per colpa diretta delle associazioni virtuose, sono come Liborio e preferisco fare da me, nel senso che i miei soldi escono dalla mia mano e senza passaggi intermedi vanno in quella di chi li ha bisogno. Senza spiegare nello specifico però spesso si può fare tanto anche guardando oltre il proprio naso e vedendo che a pochi metri da te, fuori dal tuo mondo perfetto ci sono realtà ben diverse. Io il modo per trovare equilibrio e aprire gli occhi l'ho trovato al citofono, te con una telefonata. Se uno se ne accorge prima forse sarebbe meglio, ma chissà quanti altri segnali sono arrivati e non ho visto, o forse non ho voluto vedere. Quello che farai è una cosa straordinaria che va ben oltre il semplice aprire il portafoglio. Ma è una cosa che richiede forza più che voglia, non è facile vedere e vivere in mezzo a quelle realtà senza lasciarsi prendere dallo sconforto. Io non ce la farei, ti auguro di riuscire con la tua grande spiritualità di dare il maggior aiuto umanamente possibile a questi bambini. |
grazie orange, gli auguri fanno piacere e sono sempre utili, stimolano sulla via.
in realtà non è la prima cosa che faccio per bambini con problemi ( per esempio a scuola faccio laboratorio gratuito a chi economicamente non può contribuire e ai bambini diversamente abili) e ho visto situazioni dolorose. Ma debbo dire che questa sarà la cosa più difficile che farò fra le varie nel mio volontariato , intanto ho gia smosso il monastero Buddhista perchè facciano pratiche di buon auspicio , e già medito con metta , saggezza e compassione (suggerimento dato da un monaco) per prepararmi ai momenti duri. |
Non intendevo su cosa farai, ma con chi.
Aiutare un bambino autistico o con altri problemi mi è capitato, e una bellissima esperienza. Ma avere a che fare con un bambino malato terminale lo troverei troppo forte. Trovarmi davanti un bambino con un conto alla rovescia biologico non è facile da comprendere e accettare. |
certo, capisco benissimo orange.
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Ho letto il tuo post
e ti posso dire che dal 2010 "lavoro" per una Onlus "storica" come l'ENS - ente nazionale sordi. Ti confesso che ho avuto la possibilità di conoscere bambini sordi con relative famiglie. spesso si trattava di genitori che nonostante l'apparenza, dentro erano distrutti dopo la scoperta che il loro figlio fosse sordo, non sapesse comunicare, e con 1000 domande sul suo futuro...però quando mi vedono parlare con il bambino e capiscono che tipo sono, i loro occhi s'illuminano e riprendono un pò di fiducia, in fondo li capisco perchè è ciò che è successo ai miei genitori...poi vuoi anche per alcune brutte esperienze derivanti la sordità ho avuto anche la possibilità di conoscere ragazzi sordi con una vita "disastrata" facendo ciò che potevo... Beh, svolgo volontariato almeno 2-3 volte a settimana, cercando di far combaciare studi-lavoro e spesso sacrificando la palestra. Per quanto mi riguarda, è normale essere diffidenti, però se non volete dare soldi potere impiegare un pò di tempo in qualche attività, anche una volta a settimana, un pomeriggio, perchè, se devo essere sfruttato, preferisco a fin di bene...con la coscienza a posto... |
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ho letto le considerazioni iniziali di bubba
io eviterei un tale compito perchè mi sentirei una merda a migliorare la mia felicità aiutando chi non ne ha. riterrei che sia un modo di sfruttare il loro dolore a mio favore. lascio a medici\psicologi\loro cari il dovere\piacere di aiutarli. |
Come farebbe ad aumentare la tua felicità, scusa? Io, in ogni istante in cui ho modo di realizzare l'esistenza di un bimbo così afflitto, starei solo peggio...
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Il fatto che sia un esperienza in cui oltre che a dare ricevi anche tanto è solo una conseguenza. Ma vederla come una cosa per essere solo più felici è una visione egoistica che con la beneficenza dovrebbe avere poco a che fare. |
Io ho letto tutto il tuo post.
Ho fatto volontariato all'ANFAS, dove portavamo ragazzi disabili per pub, discoteche, parchi giochi ecc... nulla di speciale, li portavamo fuori e li facevamo divertire. Un'esperienza unica ho conosciuto, sia fra i disabili che fra i volontari gente stupenda e sono pure stato profumatamente pagato per tutto questo, ho conosciuto quella che sarebbe diventata mia moglie:D. Abbiamo ripetuto l'esperienza in Spagna durante la nostra prima migrazione, da quando siamo divenuti genitori abbiamo mollato causa assenza di tempo pero, sosteniamo con delle donazioni chi fa il bene degli altri, non lo dico per vantarmi ma per dare lo spunto a chi non ha tempo per impegnarsi direttamente, abbiamo pure una bimba adottata a distanza, chi vuole puo contattarmi per avere gli estremi per fare un bonifico;). In bocca al lupo Ebbu per la tua prossima esperienza, di tutto cuore. |
Ciao Marcello,
ho letto tutto il tuo post. In bocca al lupo per la nuova esperienza. Il volontariato è una delle forme più alte di altruismo, e bisogna esserci portati a mio avviso. Vero è che c'è una parte di chi lo fa che si dedica completamente al prossimo anche per "dimenticare se stesso" e questioni personali irrisolte. Io mi sono accorta che il mio approccio al volontariato, forse ma non ne sono sicura, sarebbe stato quello. Ad ottobre feci il mio primo giorno all'ospedale, volontaria dell'AVO. Ero entusiasta, ma qualcosa andò storto e a fine mattinata mentre ero in reparto con la mia tutor svenni. Calo di pressione, calo di zuccheri, non so. Mi son spaccata la testa, mi hanno dato 2 punti senza anestesia e da quel giorno mi sono bloccata. L'ho percepito come un segnale, e non me la sono più sentita di andare avanti, non per il momento. Alla fine credo che sì... il volontariato sia onorevole, ma anche che non occorrano gesta eroiche per essere persone dalla retta morale. In ogni cosa che facciamo possiamo essere giusti... ad esempio, dico una banalità, se siamo al supermercato, urtiamo un barattolo e lo facciamo cadere e invece di proseguire lo raccogliamo anche se c'è chi è pagato per farlo. Questo è uno dei tanti modi per essere civili, e se tutti lo fossimo almeno a livelli minimi, probabilmente molte cose andrebbero meglio. E ci sarebbero una sensibilità e una disposizione d'animo più diffuse verso la pratica del volontariato. |
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- è vero che c'è gente che fa volontariato per nascondere i propri problemi, magari guardando persone con problemi molto maggiori per "tirarsi su"; non so se ti riferivi a te stessa, però dato che l'hai detto ciò ti fà onore, è una presa d'atto che a volte il volontariato può essere una scorciatoia per "sentirsi meglio". chapeau. - tu hai descritto un esempio banale, quello del supermercato, si sa che non può essere classificata come "volontariato" nel senso classico, ma di certo corrisponde ad "educazione" che comunque aiuta l'altro; Poi quando si parla di volontariato, non è che dovete andarvi ad assistere malati terminali sempre, potete anche dedicarvi ad attività ludico-teatrali con bambini ciechi, sordi, sordo-ciechi, disabili...un pomeriggio... Poi vabbè che io son di parte perchè tutti questi disabili non li trovo tanto disabili, anzi in gran parte li trovo anche più normali di tanta gente che problemi di salute reali non ne ha, ma che si fa altri problemi che per certi versi non sono così gravi da comprometterne l'esistenza... |
Grazie Call.
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Io ho letto tutto il tuo post
...e credo che il volontariato aiuti a prescindere dall'atto egoistico del volersi sentire piu' buoni. Aiuta anche se lo facciamo per espiare a qualche colpa. Aiuta anche se non e' eroico ma e' quel tanto che riusciamo a fare.Aiuta anche se le disgrazie altrui relativizzano le nostre. Bravo/brava a chi lo fa !!! |
grazie a tutti del sostegno morale amici di FU, ne avrò bisogno, la signora ha trovato uno spazio dove organizzare il progetto, nelle prossime settimane , mentre faccio il centro estivo, viene a trovarmi, così ci vediamo ed assieme decidiamo modalità e tipo di intervento .
P.S vi voglio bene :) |
Ma io quest atto egoistico del volersi sentire buoni proprio non so cosa possa essere. Come, in un dibattito passato, quando mi trovai a discutere se confessare un'infedeltà sia solo un modo egoistico di togliersi dalle spalle una colpa :confused:
Quindi ne risulterebbe che, chi fa volontariato è un egoista e chi confessa le proprie infedeltà è un egoista...resto basito. Secondo me la gente pensa in modi più intricati del necessario. O forse sono io che ragiono troppo da sempliciotto :D |
a mio parere per risponderti, libo, bisogna considerare la spontaneità dell'azione: cioè se fai volontariato in modo spontaneo (perchè sei altruista, stai bene con te stesso, ecc...) oppure lo fai come una cosa premeditata (nel senso che hai dei problemi e vedendo gente con maggiore difficoltà ti senti meglio con te stesso) e qui parliamo anche di "egoismo".
Un pò come se aiuti una vecchietta ad attraversare la strada perchè te lo chiede oppure che vai in giro ad aiutare tutte le vecchiette che incontri perchè vuoi sentirti altruista... Spero si capisca l'esempio... |
Grazie Call chiarisce, ma solo parzialmente.
A me da fastidio vedere gente che sta male e fa felice vedere gente che sta bene. Per di più vivrei male a far finta di non vedere un bisognoso, quando a volte non serve un cazzo per risolvere un problema a lui grave (il vecchio che si ribalta in bici è il primo esempio che mi viene in mente o un altro che non riesce a fare le scale perchè perde le scarpe-e dentro non c'erano i piedi immagino causa diabete:eek:). D'altro canto ritengo più forti quelli che riescono a strafottersene, non li invidio ma capisco che può essere un vantaggio per loro...ma uno che deve fare una buona azione per sentirsi meglio con se stesso secondo me è da internare (ma sul serio, per me è un qualcosa di veramente inconcepibile:eek::eek::eek::eek::eek: cioè tenti di falsare la tua immagine...a te stesso?! :confused::confused::confused::confused::confused: elettroshockarsi altro che perdere tempo con terapie meno drastiche :D), mentre uno che lo fa per migliorare il punto di vista degli altri...bè lui è così un poveretto che non ne vale la pena di parlarne... Rigorosamente imho. |
Beh Carlo per risponderti.. io penso che chi fa il volontariato sia importante, faccia un servizio importante per la comunità, e dietro è necessario che ci sia lo spirito di servizio per il prossimo.
Cioè un servizio che fai alla comunità, metti da parte te stesso ed i tuoi fini per aiutare altri. Alla base però deve esserci prima di tutto l'umiltà, la consapevolezza che non lo fai nè per guadagno (che a volte in alcuni servizi comunque socialmente utili anche intesi come "volontariato" spesso ci sono) nè per metterti in mostra con altri, né per cercare posizioni di potere per quanto ce ne possa essere in certi ambiti (sembra assurdo ma ci sono persone che vedono la possibilità di acquisire il potere anche in posti dove ci si dovrebbe sopratutto offrire agli altri). Una cosa per esempio che i musulmani fanno per il ramadàn è proprio questo: chi è benestante fa delle offerte libere per i più bisognosi. Ma non si tratta di offerte personali appunto, dove c'è il nome, ma anonime.. lo spirito è di quello che ha fatto qualcosa e non ha bisogno di dirlo o vantarsene con nessuno, sentiva solo di doverlo fare e poterlo fare per la fortuna che aveva avuto in più di altri. Sicuramente nell'ambito del volontariato e delle attività di assistenza sociale la chiesa ha fatto molto negli anni passati e lo sta facendo, questo dovrebbe riconoscerlo anche chi è ateo. Un altro aspetto secondo me da sottolineare è che il volontariato va saputo fare, poi chiaro dipende dai livelli e da cosa di preciso si fa. Mi viene da pensare ai medici senza frontiere o a emergency sicuramente, non basta avere l'amore per l'africa e per il prossimo, la volontà di sacrificare molti aspetti della propria vita, ma ci vogliono anche capacità pratiche in certi ambiti più di altri (in certi paesi del terzo o quarto mondo un neurochirurgo oppure un diabetologo sono quasi del tutto inutili, mentre sono ricercatissimi nei paesi sviluppati..ci vuole molta pratica invece in ambiti più generali chirurgici e medici e malattie infettive ovviamente). Mi viene da pensare a questo proposito anche alle critiche fatte a madre teresa (o alcune di queste, che possono essere cose vere come errate, ci sarà chi potrà dirlo con maggiore sicurezza) ed alle sue consorelle. Cioè si ospitare i senza tetto malati di calcutta, ma evitare di trattarli con antidolorifici seri, usando le norme igieniche minime che userebbe qualunque ospedale di qualunque paese del mondo. Esaltare la sofferenza degli altri quindi con la convinzione che sia un bene. Questo può essere vero o falso, il fatto specifico intendo, ma rende bene l'idea: dipende il tipo di volontariato ma certe cose si devono saper fare,altrimenti il rischio per incapacità propria, oppure per convinzioni personali troppo distanti dal sentire degli altri o dalla realtà, il rischio è di fare più male che bene a volte. Per il resto sicuramente a volte chi vuole dedicare la propria vita al prossimo lo vuole fare per espiare qualcosa (vedi il personaggi o dell'Innominato, Bernardino Visconti, nei Promessi Sposi), altre volte no. Del bene per gli altri poi si può fare anche senza essere indirizzati a chissà quale missione.. avere un'azienda che dà lavoro ad altri o contribuire al benessere economico delle altre persone e proprio, rincuorare ed essere benevoli con chi ci sta vicino, aiutare la ricerca scientifica o altro.. sono tanti i modi che possono aiutare aiutare il prossimo, direttamente o indirettamente, anche se qui si parla di un umanitarismoo di filantropia in un concetto più ampio del volontariato vero e proprio |
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Però te sei quasi omonimo di Bernardino Visconti in fondo LOL |
Ebbu ho letto tutto il tuo post;)
E' inutile dire che quello che fai ti fa onore, specialmente considerando che il tempo potrebbe anche essere investito in attività economiche. C'è da dire che purtroppo molto spesso le stesse ONLUS o le altre associazioni in genere non sono messe, da parte delle istituzioni , in condizione di praticare le loro attività anzi annualmente i fondi per l'associazionismo sono inesorabilmente destinati per altro. C'è un gran bisogno di aiuto in giro. Personalmente tramite diversi progetti (sportelli d'ascolto, laboratori di vario genere, campagne di sensibilizzazione) posti in essere dalla mia associazione ho avuto modo di stare a contatto con realtà simili a quella da te citata. Il volontariato è un ottima medicina per l'animo credo tutti lo debbano fare almeno una volta nella vita, non per altro ma anche per rendersi conto che noi seppure abbiamo poco è molto più di quanto possano avere altri, e dobbiamo ringraziare per averlo ed accogliere qualsiasi cosa ci accada con spirito umile. Ovviamente ebbu mi pare sottinteso qualora abbiate bisogno di consulenza per prassi burocratica,istituzionale o organizzativa od altro non esitare a contattarmi ;) |
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già passato il cell :) |
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